L’ipocondria è caratterizzata da un’eccessiva preoccupazione di avere o di contrarre una malattia che fa vivere chi ne è interessato in un perenne stato di ansia riguardante la salute. La persona affetta da ipocondria si preoccupa sia delle normali funzioni corporee (quali il battito cardiaco, la peristalsi o la sudorazione) che delle alterazioni fisiche di lieve entità (come ad esempio il raffreddore o un colpo di tosse).

Essere costantemente in allerta non permette al corpo di rilassarsi, infatti vengono investite tante energie per mantenere a lungo questo stato di ipervigilanza con effetti negativi sull’equilibrio psico-fisico dell’ipocondriaco. Spesso non bastano le rassicurazioni da parte dei familiari a contenere ansie e angosce che, anzi, si autoalimentano.

“E’ normale che esista la paura in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. La paura può diventare un ostacolo che impedisce di andare avanti con serenità”

Pertanto, è opportuno rivolgersi ad esperti per ritrovare un sano equilibrio tra la paura eccessiva di contrarre una malattia o un virus e l’attenzione ad ogni sintomo fisico percepito.

A chi possiamo chiedere aiuto?

La forma di psicoterapia che la ricerca scientifica ha dimostrato essere più efficace per l’ipocondria è quella cognitivo-comportamentale (Barsky & Ahern, 2004; Bouman & Visser, 1998; Taylor, Asmundson & Coons, 2005; Olde Hartman et al., 2009). Tale terapia coinvolge attivamente il paziente nella risoluzione del disturbo e si concentra sull’apprendimento di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali. L’intero trattamento può essere perciò interpretato come la costruzione di un modello alternativo e più adattivo di comprensione dei sintomi corporei spiacevoli che il paziente sperimenta. Grazie alla tecnica dell’esposizione, verranno così illustrate tutte quelle strategie comportamentali che aiutano il paziente a confrontarsi passo dopo passo con la situazione temuta, fino a far perdere a quest’ultima la sfumatura angosciante che spinge il soggetto ad evitarla.